martedì 7 agosto 2018

IL VIAGGIO DEI PROFUGHI DALLE COSTE DELLA TURCHIA


Il reportage di Francesca Nava dalla Turchia con i profughi in partenza, pronti a rischiare la propria vita in mare.
I bambini sono tanti, sanno di rischiare la vita, che il viaggio è come un terno al lotto, ma non hanno scelta.
Succedeva ieri e succede oggi, 1000 euro per una speranza di farcela.



sabato 4 agosto 2018

CHI SONO GLI SCHIAVI OGGI?


Parlare di schiavismo oggi, potrebbe risultare anacronistico, ma ci sono molti più schiavi adesso che in passato. Ma si sa, tante cose non le fanno sapere.
Di fronte al fenomeno migratorio si può parlare di razzismo? Non credo, forse il termine più corretto è ignoranza, ignorare come stanno i fatti.
Il fenomeno migratorio non è un evento transitorio, ma un cambiamento epocale nel mondo, che non possiamo cancellare, possiamo prima di tutto cercare di capire le cause, e poi affrontare il problema.
L'intolleranza crescente non è verso una razza, ma verso i poveri, gli emarginati, i disperati.
D'altronde la storia dell'umanità è sempre stata accompagnata da migrazioni di interi popoli, non è un fenomeno nuovo, come non è nuovo il fenomeno dell'intolleranza, derivato dalla paura. Paura che un'altro ci levi il nostro orticello, le nostre briciole.
Spesso questo sentimento si manifesta anche con il nostro vicino di casa, la paura ci porta ad essere costantemente sulla difensiva verso tutti.


Purtroppo chi gestisce i consensi ha sempre saputo fomentare ed amministrare molto bene la paura nella storia, facendoci, a volte a nostra insaputa, accettare l'inaccettabile.
Ma sappiamo che cosa in realtà stiamo difendendo? Nulla, briciole, ma che in confronto ad altre realtà sono tutto.
Forse è meglio ricordare che l'intera ricchezza mondiale la possiede solo 1% del pianeta, il resto ha briciole, chi di più, chi di meno, e chi nulla. Ma è molto funzionale a chi detiene il vero potere che si litiga, si uccida per delle briciole, una guerra tra poveri diventando di fatto tutti schiavi, e sempre più poveri.

Ma non sapendo come stanno realmente le cose, è funzionale anche che si trovi un "capro espiatorio".
Oggi sono gli africani, gli zingari, ieri erano gli ebrei, ma un domani potremmo essere noi.
E' evidente che il nostro tempo sta vivendo una crisi mondiale, ma questa crisi è derivata unicamente da un sistema che non regge più le sue contraddizioni, il divario sempre più ampio tra ricchi e poveri, dall'accentramento delle ricchezze, da predazione delle terre.
E non è vero che le risorse sono limitate, le risorse ci sono, vanno solo distribuite equamente, altrimenti non si spiega l'assurdità che interi popoli siedono su terre ricchissime e non hanno nulla di nulla.

In fondo siamo tutti responsabili, costretti ad essere responsabili, e questa è l'altra faccia della schiavitù, siamo tutti schiavi, e non è rifiutando altri schiavi che noi miglioreremo, anzi, perderemo la nostra umanità. Liberiamoci dalle catene dell'ignoranza, non bisogna mai smettere di cercare la verità.

E dobbiamo stare attenti ad alzare muri, perchè questi diventeranno i nostri recinti da cui non potremo più uscire